Fiera del Fungo di Borgotaro

14-15 e 21-22 settembre 2024 / 49° Edizione

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Territorio

Il “Fungo di Borgotaro” viene prodotto nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano nei Comuni di Albareto e Borgo Val di Taro in provincia di Parma e Pontremoli in provincia di Massa-Carrara. Le tipologie boschive caratteristiche della zona ad IGP sono quelle tipiche delle montagne appenniniche, con querceti e castagneti nelle quote inferiori e faggete ed abetine artificiali nella fascia più alta, verso il crinale. La forma di governo maggiormente utilizzata per le latifoglie è il ceduo con rilascio di matricine; ultimamente si stanno sperimentando nuovi tipi di trattamento come il taglio a scacchiera o a strisce, anche senza matricinatura. Il governo a fustaia, derivato da conversione di cedui, interessa solitamente le zone verso il crinale, meno interessanti per i proprietari ai fini delle utilizzazioni.
Le conifere vengono governate a fustaia cercando di facilitare, attraverso i tagli di siradamento, la mescolanza con le latifoglie autoctone.

La forma di governo ed il tipo di trattamento dei boschi influenza notevolmente la produzione fungina in quanto questi condizionano, a loro volta, il microclima del sottobosco.

Complessivamente l’area interessata dall’IGP assomma ad oltre 33.000 ettari, così suddivisi: circa 15.400 situati nel Comune di Pontremoli ed appartenenti a proprietari privati; circa 8.800 ubicati nel Comune di Albareto ed appartenenti alle Comunalie e a proprietari privati; circa 8.900 nel Comune di Borgo Val di Taro, anch’essi appartenenti alle Comunalie e a proprietari privati.

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Il Fungo di Borgotaro IGP

Dal 1993, ottenuto il prestigioso riconoscimento IGP, è considerato un prodotto superiore, per qualità organolettiche, olfattive ed aromatiche.

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